Il futuro della fotochimica con il reattore UV-150 di Vapourtec

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Vapourtec, azienda con sede a Suffolk nel Regno Unito, ha sviluppato UV-150, un reattore fotochimico pioneristico che consentirà una sintesi fotochimica più efficiente, costante, sicura e scalabile, offrendo dei potenziali percorsi per i nuovi elementi e composti base in combinazione con i possibili processi produttivi moderni.

In seguito ad uno sviluppo di due anni, il reattore plug and play offre una vasta gamma di funzioni uniche nell’industria. Grazie alla facile impostazione, il dispositivo non ha pari nel campo della chimica continua ed è stato progettato per essere integrato nei sistemi Vapourtec di serie R e serie E già esistenti, utilizzati in centinaia di laboratori di tutto il mondo.

Il reattore UV-150 consente un accesso sicuro ai processi fotochimici, in passato inattuabile, grazie alla struttura unica della lampadina da 150W, dei filtri e dei reattori che ottimizzano l’energia, i dati analitici e il controllo della temperatura. Il reattore, che ha un volume ridotto di circa il 10% rispetto agli altri reattori con simile capacità, può operare ad una temperatura compresa da -5° a 80°C.

Il dott. Duncan Browne, un chimico flow post-doc esperto coinvolto nel progetto di ricerca che utilizza il reattore UV-150 presso il gruppo Ley di Cambridge, ha commentato: “I vantaggi ottenuti dalla combinazione della fotochimica e i metodi a flusso continuo sono stati dimostrati nella prima relazione di Booker-Milburn e Berry. Tuttavia, la modularità, la convenienza e la compattezza del sistema Vapourtec offrono un’opportunità a molti più chimici di esplorare il campo delle reazioni fotochimiche indotte, determinando dei composti base interessanti e funzionalizzabili. Naturalmente, il facile accesso a queste tecniche importanti non può che apportare vantaggio alla chimica di sintesi.”

Ad opinione dell’amministratore delegato Vapourtec, Duncan Guthrie, il nuovo reattore potrebbe influenzare in maniera determinante il potenziale della fotochimica nell’ambito dei processi di flusso continuo: ‘Il reattore UV-150 rappresenta davvero un’innovazione unica che offre ai chimici l’opportunità di creare componenti nuovi ed esistenti meno reagenti e maggiormente scalabili, fornendo inoltre un’alternativa efficiente agli approcci tradizionali di chimica discontinua.

“Gli attuali processi fotochimici verdi possono essere pericolosi a causa della carenza di controllo e di scalabilità dei sistemi batch tradizionali. La natura plug and play del processo continuo UV-150 ne facilita l’impiego grazie ad una specifica alimentazione ridotta e un sistema di raffreddamento brevettato che offrono ulteriori vantaggi.

“Vi è un concetto fisico concreto alla base del reattore UV-150 con la lampadina da 150W compatta ad alta intensità, il controllo della temperatura, il filtro di lunghezza d’onda e le superfici riflettenti, tutti progettati per garantire un assorbimento efficiente dei fotoni emessi dalla lampadina da parte dei reagenti. Inoltre, c’è la possibilità d’integrazione di uno spettrometro facoltativo; quest’opzione consente il monitoraggio in tempo reale dell’assorbimento dei reagenti, che costituisce anch’esso una caratteristica unica.

“L’artemisinina, la più efficace terapia attuale contro la malaria, rappresenta un esempio perfetto di ciò che si può ottenere attraverso la fotochimica con una sintesi di flusso continuo.

“Alla fine del 2011, il prof. dott. Seeberger e il dott. Levesque del Max Planck Institute hanno riportato la conversione del flusso continuo dell’acido diidroartemisinico, estratto dall’artemisia annua, in artemisina attraverso una trasformazione fotochimica continua, fondamentale alla reazione.

“Attualmente non esiste un prodotto tanto efficace e di facile impiego come questo reattore disponibile per la chimica continua e siamo certi che avrà un ruolo determinante in numerose scoperte chimiche e farmaceutiche future.

“Nonostante sia una tecnica ancora poco utilizzata, vi è un interesse crescente nel campo della fotochimica ed è una soluzione ideale per i requisiti d’industria. Si tratta di una delle più grandi innovazioni da noi introdotte fino ad oggi e vi è un genuino interesse e applicazione in numerosi ambienti, tra cui la ricerca accademica, la chimica farmaceutica, ambientale e industriale” ha aggiunto Duncan Guthrie di Vapourtec.

Vapourtec crea e produce sistemi di chimica continua per un’ampia gamma di settori internazionali, tra cui quello scolastico, farmaceutico e industriale e si ritiene che la sua tecnologia sia stata fondamentale nelle grandi scoperte moderne.

Fondata nel 2003, Vapourtec ha sviluppato un florido mercato internazionale per la sua tecnologia con vendite in gran parte dei paesi sviluppati, tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone, Singapore e India.

Per ulteriori dettagli, visitare il sito: www.vapourtec.co.uk/products/photochemicalreactor

J. Org. Chem. , 2005, 70 (19), pp 7558–7564.DOI: 10.1021/jo050705p. Publication Date (Web): August 13, 2005. Copyright © 2005 American Chemical Society.

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